CHEMIN D’ASSISE
Questo cammino, vuole essere, sin dalla sua creazione, una proposta di pellegrinaggio nello spirito di San Francesco, quindi non bisogna aspettarsi di trovare le “comodità” o le “agevolazioni” di un itinerario di trekking sia per quello che riguarda la segnaletica sia nella scelta degli alloggi e nella reperibilità del cibo. L’accettazione dell’imprevisto, nonché del disagio e la ricerca della semplicità, sono le condizioni più comuni nelle quali si deve porre colui che s’incammina verso Assisi. In questo modo gli sarà possibile impregnarsi dello spirito del Vangelo, secondo il quale Francesco aveva deciso di vivere.
“Non dimenticate l’ospitalità; alcuni, praticandola, senza saperlo hanno accolto degli angeli.”
(Lettera agli Ebrei 13,2)
CAMMINI DI FEDE, CAMMINI PER TUTTI.
Oggi, sempre più, credenti o non credenti, affrontano questi itinerari tracciati dai primi pellegrini. Un po’ dovunque, sono sorte associazioni per ridare vita a queste vie, in particolare il cammino di Compostela ma anche quello da Canterbury a Roma (la “via francigena”), il cammino di San Michele e molti altri. Anche questo “giovane” cammino verso Assisi si attua nel percorso di 1500 km . Così esse testimoniano un rinnovato interesse per la scoperta del patrimonio culturale ed artistico e per un’altra forma di rinnovamento personale o di ricerca, per farci rifiorire con nuovi interessi.
Le suore di Sant’Anna sono pronte ad accogliere nella Casa per ferie di Villa Tumedei, nella frazione San Grato di Carmagnola, i pellegrini che percorrono il percorso francescano che dalla cittadina francese di Vezelay arriva ad Assisi, in Umbria.
Le Chemin d’Assisi parte da Vézelay, comune francese situato nel dipartimento della Yonne nella regione della Borgogna-Franca Contea; piccolo borgo medievale posizionato su una collina isolata tra le pianure del vicino Parco naturale regionale del Morvan, crocevia di cammini, sulla strada dei pellegrini di Santiago di Compostela, è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanità.
La grande chiesa abbaziale di Sainte Madeleine, centro di pellegrinaggi medievali (restaurata nel XIX secolo da Viollet-le-Duc).
Le mura che circondano ancora buona parte del borgo, munite di sette torri e ancora accessibili.
Il convento francescano La Cordelle, dove Bernardo di Chiaravalle predicò la seconda crociata nel 1146, fanno di questa cittadina un punto nevralgico di cammini e pellegrinaggi.
Il cammino, dopo aver raggiunto località come St Sernin du Bois, Cluny, Pérouges, Col de la Croix de fer, Bramans; l’ingresso in Italia avviene dal passo del Moncenisio, passando per l’Abbazia di Novalesa scendono a Susa, S. Antonino, Trana, None, per raggiunge Carmagnola e proseguire per Monteu Roero.
Questo è il percorso della tappa del cammino che porta da San Grato a Monteu Roero
Che sia un buon cammino per tutti.
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